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Egr. Sig.ra Carlizzi,
io diffido nella misura più assoluta di tutto ciò che proviene da Israele. Troppe volte mi sono trovato di fronte a cose che si sono poi rivelate dei falsi fabbricati con lo scopo di dare scandalo e vendere cimeli opera di abili falsari.
Troppe volte nel passato recente mi sono trovato di fronte a fantasie assurde create con lo scopo di minare la fede dei cristiani. La più nota é quella del \"codice Da Vinci\", che non meriterebbe alcun accenno se non fosse per quanto è stata pompata. I cristiani dovrebbero rendersi conto che sui dettagli della vita di Cristo (luogo e data di nascita, luogo e data di morte) regna un mistero perfettamente voluto e legittimo; chiunque abbia avuto il privilegio di sollevare qualche velo deve impegnarsi a custodirlo. Esattamente come l\'Arca dell\'Alleanza, scomparsa alla vista dei comuni mortali ma difficilmente distrutta, é nascosta ed è un gran bene che sia così, anche il Corpo di Cristo, se fosse rinvenuto (cosa che ritengo molto difficile che possa succedere) deve subire, per il bene dei critiani tutti e non solo, lo stesso destino. Come il Sacro Graal e altre cose.
Tuttavia, se vi fosse qualcosa di vero, spero che la Chiesa sappia trovare la forza di combattere i mercanti di reliquie e altri profanatori che sollevano in me il disgusto più totale. Ma la Sig.ra CArlizzi sa molto meglio di me che le spoglie possono, in teoria, finire preda di persone ben peggiori...