Messaggio a diffusione universale

1.7.1994 (-7)

Cari figli, perché le deformazioni della vostra mente non abbiano ad indurvi nell’inganno per il quale potreste non credere che l’ultimatum del Padre Celeste non veda questi tempi al loro esaurimento e possa protrarsi a tempo indeterminato dissuadendovi dall’urgenza di quella conversione capace di rendervi superstiti nell’era di Giusto, è bene che le comunicazioni del Cielo a carattere universale si spengano nel silenzio affinché l’ascolto interiore di ciascuno di voi divenga un muto dialogo con Dio per il riscatto delle vostre anime.

Tutto questo cari figli non deve apparirvi strumentale giacché il Signore non si serve di artifizi, Egli può tacere ora poiché ha veramente detto tutto alla sua umanità. Voi non siete certo stati orfani di parole divine, né di manifestazioni straordinarie, né di consigli, né di ammonimenti, né di guide, sollecitazioni, inviti e finanche implorazioni rivolte a voi tutti da coloro che mediano fin dall’origine per l’ottenimento della vostra salvezza, prima tra tutte la Santissima Vergine Maria Mediatrice e con Lei anime sante, anime fulgenti, anime più meritevoli della gloria di Dio.

Ebbene figli miei tutto questo sembra essere servito a ben poco giacché voi state nella maggior parte precipitando e per molti è ormai difficile risalire la china, non perché il Padre Celeste non conceda il suo tempo fino all’ultimo secondo utile della vostra vita umana e spirituale ma perché siete voi a non volerlo, a non curarvene quasi o certamente increduli che quanto annunciato possa realmente verificarsi.

Ebbene figli a breve saranno i vostri stessi occhi ad assistere alla verità proclamata nel segno della giustizia ma quel che dovete attendervi è che alla giustizia del premio dovrà precedere la giustizia del castigo. Infatti coloro che si saranno salvati non potrebbero mai dividere il gaudio della convivenza con il Giusto con coloro che non lo hanno creduto giacché questa manifestazione tanto attesa può succedere solo ad una antecedente manifestazione di Fede. E come potrebbe agire il Padre Celeste perché i superstiti non si confondano con i perduti? Così, come in principio, si servirà degli eventi della natura e del libero arbitrio perché coloro che non hanno meritato il paradiso terrestre ne escano mediante le circostanze che si verranno a creare.

Ecco, vedete figli miei, la vostra prima reazione a queste parole é quella di indagare su ciò che vi sorprenderà all’improvviso senza che possiate fare più nulla, è così che nei duemila anni vi siete perduti, e con voi i ministri di Dio che hanno istigato l’umanità a voltarsi indietro o a proiettarsi nel futuro tralasciando così quanto del presente costituisce la costante testimonianza del progetto divino che pur doveva giungere al suo compimento. E si è compiuto, si è compiuto con il nuovo avvento del Salvatore così come promesso, ma voi ancora una volta avete girato la testa dall’altra parte perché increduli o diffidenti, teologi nell’ignoranza più totale mentre Egli già cammina in mezzo a voi preceduto dalla sua Mamma.

E’ inutile figli, credete, che vi affanniate ancora a chiedere quanto può garantirvi il vostro benessere, voi sapete e vedete i gravi pericoli che incombono sul mondo intero e anziché rifugiarvi istintivamente, porvi al sicuro, voi domandate per meglio organizzare i vostri spostamenti. E non siete missionari poiché mai voi andreste a prestare il vostro aiuto a coloro che ancor oggi periscono dilaniati dalle bombe e dalla fame; se qualcuno ve lo proponesse voi sareste pronti a rispondere “è pericoloso” e allo stesso tempo pretendete rassicurazioni per le vostre vacanze.

Ma siete bestie o creature umane, non provate vergogna, vi sentite stanchi ma di che, forse dell’ozio nel quale versate nel corpo e nello spirito? E allora come possono giungervi altre parole se da secoli avete eletto a protezione della vostra ostinazione la sordità più assoluta? In questo silenzio figli dovete riconoscere l’avvertimento del buio ormai prossimo e ritirarvi nel raccoglimento più intimo per riconoscere ogni vostra colpa nell’attesa del grande boato che unendo i cieli con la terra tornerà a separare il male dal bene concedendo la vita solo a quest’ultimo. Ora le lancette di questo orologio scandiscono non più i secoli, non più i tempi lunghi delle generazioni e nemmeno gli anni, assai più breve è la corsa rimasta, tutto è pronto per essere ricordato nell’eternità.

Affidatevi cari figli alle espressioni viventi della parola divina, imparate a riconquistare la fiducia che è l’anticamera della Fede, chi sulla terra parla ancora per bocca del Signore continuerà a farlo conquistando il grande merito della generosità personale, ma il Padre Celeste manterrà con pochi eletti comunicazioni riservate che ciascuno tradurrà nella propria lingua perché si scrivano le nuove testimonianze del Verbo. Non ci si risponderà più fai questo, non fare quello, ma se voi presterete l’attenzione autentica del vostro spirito agli esempi che sono sulla terra, ricalcherete le loro stesse impronte fino a raggiungere la porta del nuovo tempio, potrete così cari figli far vostro il cammino di un altro al servizio di Dio, ma non potrete più manipolare la sola parola divina perché disattendeste così come avete dimostrato.

Vi benedico.

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