Messaggio a diffusione universale

4.10.1992

Figli miei convertitevi! Siamo ormai giunti all’ultimo disperato richiamo del Signore tanto è vicino il tempo che segnerà la fine degli asserviti a Satana. Lo scontro tra le forze del male e quelle del bene è inevitabile e il Signore trionferà su ogni menzogna, ogni sofisticazione, ogni tentativo di inquinamento della mente umana. Tutto è già iniziato e non ve ne accorgete, pretendete di leggere con gli occhi di carne quanto può essere compreso solo con gli occhi dello spirito, e così vi ritroverete travolti dalla potenza impetuosa e vendicativa di Satana che farà di voi l’ultimo suo pasto.

Guardate figli quel che accade intorno a voi, guardate e temete il peggio che è ormai alle porte, non attendete l’irreparabile, non cadete nella trappola di chi vuol farvi credere dell’infinita pazienza di Dio su questa terra. La pazienza, la bontà, la carità, l’amore, il Signore le userà nel senso infinito quando si troverà a giudicare l’universo per la definizione dei luoghi celesti che spetteranno a ciascuno di voi, ma su questa terra è giunto il tempo finito di Dio, quello in cui Egli in forza della sua misericordia ha dovuto dire basta, basta al peccato, basta alla profanazione della morale, basta alla distruzione totale di ogni valore, basta per permettere la salvezza almeno di una piccola, piccolissima parte della sua umanità, delle sue creature. Erano tante all’inizio, era un bel gregge, al seguito di un solo pastore. Poi la prima tentazione, il richiamo di un altro, l’illusione di distese più verdeggianti ed ecco che il popolo di Dio ha cominciato a dividersi, un po’ qua e un po’ là, fino a ridursi a quelle poche pecorelle che non hanno osato tentare, si sono sentite deboli, umili, e si sono salvate.

Ma anche queste poche, figli miei, ora sono in pericolo giacché il male le sovrasta continuamente, le obbliga alla violenza, alla prepotenza, alla disobbedienza, e allora è necessario correre al riparo, prima che sia troppo tardi. Ecco la premura di Dio, la fretta dei tempi, è Lui che accelera quanto era già previsto anzitempo, perché il piccolo ovile, benché piccolo, possa rigenerare quel gregge prediletto andato perduto. E allora figli mie, piegate le ginocchia, addolcite i vostri cuori, lavatevi dalle vostre lacrime ogni impurità, perché volete rimanere esclusi da tanta grazia? Pensate forse di poter dominare la natura? Il buio lo deciderà il Signore voi non potrete far nulla. La terra tremerà e voi non potrete fermarla. I mari e le piogge travolgeranno interi paesi e voi vi annegherete insieme alle vostre nefandezze. I venti forti sradicheranno gli alberi più tenaci e vi ricadranno addosso spezzandovi nelle membra. Il fuoco brucerà ogni vostro male nel segno della purificazione e voi vi arderete dentro ritrovandovi solo polvere. E i vostri figli, creature innocenti, strazieranno il loro dolore per colpa vostra, udranno solo spari e osserveranno il sangue scorrere sotto i loro piedi senza comprendere l’atroce ragione. Coraggio figli mie, un atto di coraggio e potete farcela anche voi, perché volete essere i protagonisti di tanto disastro? Convertitevi, convertitevi, libratevi da ogni male, da ogni delitto che pur avete commesso, invocate il perdono di Dio, Inginocchiatevi davanti a Lui. Voi, uomini di potere, fermate la vostra ingiusta mano su quanti non possono difendersi dalle vostre prepotenze, dalla vostra arroganza, dalle vostra iniquità. Pentitevi sinceramente senza vergogna ma con l’umiltà di chi vuol riparare, di chi vuole riscattare se stesso e la vita dei propri figli dalle colpe che possono ancora essere cancellate. Il Signore è padre buono e misericordioso, sa guardare allo spirito delle proprie creature in ogni momento, anche di quelle più responsabili purché vi legga la sincera volontà di riparare. Uomini del potere, uomini della politica, restituite quel pane che avete tolto dalla bocca degli innocenti, badate che quel pane nelle vostre bocche diverrà presto veleno mortale, riponetelo nelle mani tese di chi muore per la fame. E tu, che ti fai garante di ogni ingiustizia, garante dei diritti dei cittadini, tu che preghi e invochi la Mamma Celeste, perché stai a guardare, perché non mostri il coraggio della Fede che dici di avere? Bada che la tua responsabilità è massima, e se esiterai ancora tutto ricadrà anche su di te, al Signore non interessa che la tua personale anima sia pulita, poiché tu hai accettato di salvaguardare il bene di altri. E cosa aspetti? I poteri li hai e devi usarli, caccia via gli autori di tanto male, poiché sappi fin d’ora che essi hanno già perso ogni potere né mai più lo riavranno. Non aspettare però le grida della disperazione, il crollo di questa democrazia è già annunciato e tu non potrai sorreggere le mura tanto franate se non le cementerai tu stesso con un atto di autentico coraggio. Tra poco sarà guerra e dovrai star chiuso anche tu nei regni che occupi e non sono tuoi, essi appartengono al popolo e al popolo ritorneranno o attraverso il recupero della giustizia o attraverso la temuta violenza.

Voi però che credete di essere forti, badate che sarete i primi a scappare inseguiti dal dolore di chi è giunto alla sua esasperazione poiché Dio permetterà che prima della sua ultima punizione, ricada su di voi la punizione dei fratelli traditi.

Vi benedico.

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