Messaggio a diffusione universale

10.9.1993 (-7)

Cari figli, coraggio, non demoralizzatevi Dell'osservare intorno a voi tanta catastrofe, è giusta la sofferenza dei vostri cuori, sarebbe giusto e gradito a Dio il vostro pentimento, ma dovete ora prepararvi ad affrontare quanto i vostri fratelli già stanno vivendo. Il mondo frana sotto i colpi di guerre sterili che nulla reclamano se non la rabbia di chi mosso dal maligno preferisce la morte del proprio corpo anziché il riscatto della propria anima mediante un sacrificio capace di riconoscere le proprie colpe. Il fuoco si avvicina sempre di più all'Italia, ma ancora nulla che dia segni di consapevolezza nella espressione evidente di un recupero che potrebbe evitare il peggio, nulla, anzi ci si tappa gli occhi, anzi si nega addirittura, anzi ci si distrae quasi a voler deridere quanto Dio stesso nella sua infinita Giustizia deve manifestare nel tempo ultimo dell'era di Satana.

Ma voi, cari figli, credete forse che il Padre Celeste disattenda la sua stessa promessa? Eppure vi fu annunziato nelle Scritture il momento in cui la sua potente mano avrebbe separato i meritevoli da coloro che perpetravano tanto male.

Non vi avete forse creduto? Ed ora come farete, cosa direte? Voi avete approfittato dello stesso sacrificio di Cristo Gesù, voi avete pensato che la sua morte, la sua crocifissione avrebbe riscattato le vostre anime dal peccato pur continuando voi stessi, diabolicamente a peccare? E no cari figli, questo è l'abuso più grave che le vostre coscienze potessero compiere, e pertanto si è reso ora necessario l'intervento del Signore tale da ricondurre la sua umanità all'esatto discernimento tra il bene e il male secondo una separazione che vi costerà tanta sofferenza, tanta tribolazione fino a purificare coloro che riconosceranno le proprie colpe chiedendo un perdono che sarà concesso.

Ma tutto questo non vi risparmierà da quanto è già stabilito nel piano di Dio, il tempo è vicino e voi dovrete rendervene conto con i vostri occhi e non farvi accecare dagli occhi dei potenti per i quali vi ritroverete in una massa incandescente e vedrete la vostra stessa carne liquefarsi come la cera dissolvendo le vostre stesse sembianze.

Cari figli, coraggio, svegliatevi, evitate il peggio, non vi ostinate a ritenere normale il disastro immane in cui tutto il mondo versa. Quanto costituisce la realtà prevede un graduale peggioramento di tutte le situazioni ma queste potrebbero essere contenute dal vostro impegno, dalla vostra protesta contro coloro che vi attirano sempre più nel baratro della morte. Voi non potete più assistere, voi non potete più stare a guardare, voi dovete impegnarvi a testimoniare la vostra personale volontà di riprendere la guida di quella barca comune che sta andando alla deriva.

E' tempo di rivoluzione e non dovete lasciarvi ingannare da chi vi fa intendere che la rivoluzione è contro Dio, no, cari figli, Dio stesso rivoluzionò l'umanità mandando suo Figlio tra di voi, suo Figlio fatto uomo, e rinnova oggi a distanza di duemila anni la sua rivoluzione che ha visto il ritorno di Giusto. E voi? Cosa fate? Dovete schierarvi anche voi così come fu per i martiri cristiani e dichiarare apertamente la vostra Fede in Colui che è realmente presente per riscattare la giustizia e regnare nel tempo del bene sulle nuove nazioni unite da una sola religione professata da quanti, superstiti, costituiranno il nuovo popolo di Dio.

E allora, cari figli, predisponetevi così come se doveste affrontare una missione pericolosa piena di imprevisti, a breve vi inoltrerete nel deserto per il quale vi sarà difficile ricordare anche i luoghi ove ora vivete tanto sarà il disordine che si scatenerà nell'imperversare degli eventi dopo i quali nulla del regno di Satana sarà rimasto. Ed ecco che nella docilità e nella applicazione della santa prudenza, come un viandante che non conosce l'ultimo tratto del proprio cammino ma sa e crede che sarà duro e faticoso, procuratevi una provvista d'acqua che possa dissetarvi nel bisogno e quanto potrebbe occorrervi per far luce intorno a voi e scaldarvi quando le vostre membra patiranno il gelo rigido di un inverno non più confortato dal rimedio delle ricchezze.

Abituate il vostro stomaco a dosare meglio ciò che rientra nelle necessità della sopravvivenza e ciò che invece può essere risparmiato per il giorno dopo, e abituate anche i vostri figli al sacro rispetto di ogni bene poiché quanto vi rimane dovrà bastarvi fino alla ripresa di quelle poche attività che garantiranno ai sopravvissuti il pane quotidiano.

Fate presto però, cari figli, fate presto a rimuovere i potenti dalle loro poltrone poiché oltre ciò che vi è stato annunciato potreste trovarvi a dover far fronte a quel temuto conflitto che determinerebbe la fine di tutte le cose poiché semmai il mondo intero precipitasse nella estrema situazione di guerra, anche quei pochi che sopravviverebbero riporterebbero piaghe terribili tali da confondere le sembianze umane con le forme più mostruose del dolore.

E allora dovete evitare tanto disastro, non solo sperandolo nel vostro cuore ma lottando attivamente perché la mano dell'uomo non ponga la parola fine a tutta l'umanità.

Vi benedico.

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