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Gentile Gabriella,

la questione che ha sollevato la conosco molto bene, avendo passato molto tempo a cercarne le risposte, perfino ahimè in seminario.
Può immaginare l'amara delusione.
La mia salvezza è stata avvicinarmi con umiltà ai libri sacri delle altre religioni: il Corano, molto cattolicamente lasciato per ultimo, mi è stato inaspettatamente di grande illuminazione e conforto, ne consiglio la lettura senza pregiudizi a tutti i cristiani disorientati.
Forse non sta più a noi indagare sulla veridicità dei dettagli nella Bibbia e nei Vangeli, già abbondantemente manomessi ad uso e consumo della dottrina (guardi cosa è successo ai 10 Comandamenti, da Esodo 20 al catechismo di Pio X: io lo chiamerei sacrilegio); abbiamo invece il diritto di ribellarci ad una teologia evidentemente vaga e contraddittoria, che annebbia ancor più i suoi misteri creando riti, culti e tradizioni non scritturali, lasciando insoddisfatto il bisogno di fede; abbiamo il diritto di ritornare ad attribuire all'unicità e grandiosità del Creatore l'origine e lo scopo dell'universo e della nostra fragile esistenza: se Gesù stesso pregava solamente Dio, così come faceva Maria sua madre, perchè noi cristiani dovremmo fare altrimenti? Il grande interrogativo, secondo la mia umile esperienza, è questo.
Apprezzo tantissimo la sua ricerca.