Messaggio a diffusione universale

21.11.1993 (-7)

Cari figli, quanta misericordia nel tempio di Dio e quanta insolenza negli uomini che insistono a non credere in tutto quello che di drammatico è stato annunciato. Non sono ancora sazi di tanto male, ne attendono ancora di più solo perché magari personalmente, individualmente non sono stati colpiti dalla mano di quella giustizia che restituirà a ciascuno il suo.

Eppure l'infinita bontà del Padre Celeste rallenta a volte il precipitare degli eventi, sempre speranzoso di raccogliere nel suo piano anche i ritardatari, e tutto questo viene travisato, viene interpretato per utilizzare la diffidenza verso quanto prima o poi tutti dovranno credere.

Non ci sarà cecità quel giorno poiché la potenza dell'Altissimo raggiungerà tutti e nessuno potrà più nascondersi dietro la propria vigliaccheria, ma ciascuno finalmente vedrà se stesso e il proprio destino così come avrà meritato.

Ma non crediate figli miei che in tale profezia si intenda il biblico giorno del giudizio universale, no, quel giorno sarà l'ultimo alla fine di tutte le cose, quanto vi viene comunicato ora deve riferirsi al tempo attuale secondo la chiusura dell'era di Satana ormai prossima. Di pochi giorni si tratta, giorni terreni badate e ancora pochi hanno risvegliato la propria coscienza alimentandola nell'impegno quotidiano del bene, eppure i fatti sono evidenti, ma forse a nulla serve vedere quanto si simula nella irresponsabilità spirituale.

Andrete tutti all'inferno se continuerete in tante caparbietà, pochi di voi si salveranno e pochi saranno gli artefici della riedificazione del nuovo tempio e dovranno raccomandare a Dio le anime perite a causa della vostra insolenza.

Ma non vi accorgete cari figli che il mondo è nel totale disfacimento, non vi rendete conto che là dove muore la speranza nemmeno il Padre Celeste può intervenire privo del mezzo efficace della vostra Fede? Quanto male, quanto male che avreste potuto evitare, ma non solo nulla avete fatto per questo ma nemmeno ora che il tempo è compiuto vi fermate nella vostra opera demolitrice. Eppure quanto vivrete a breve sarà stata la vostra scelta sappiatelo, non la scelta di Dio, la vostra, poiché vi siete mostrati sordi ad ogni richiamo, ad ogni appello, ad ogni evento straordinario, avete rinnegato la presenza del Signore sulla terra e non vi accorgevate ogni volta che una mano generosa tentava di sostenervi eravate in presenza dell'Altissimo, in presenza di quel Cristo che oggi è tra di voi, Giusto tra gli uomini.

Ora avete paura, i più credenti, avete paura, non pensate alle vostre anime o al soccorso di cui avranno bisogno i vostri fratelli, vi preoccupate di conoscere il particolare umano di quanto accadrà, per porvi al riparo, nessuno che si offra volontario ad uscire per la strada senza paura di morire nel sangue ma pronto ad aiutare i moribondi.

No, cari figli, vedete come siete indietro rispetto a quella crescita spirituale unica possibilità della vostra salvezza? E' vero, il Signore più volte mediante i propri eletti ha inviato messaggi capaci di prevenire il peggio, vi ha consigliato tutto quello che sarà prudente che voi procuriate onde evitare la drammaticità della fame, del freddo, della luce mancante, dei veleni. Ma nessuno di voi che in cuor proprio abbia detto: "Signore, sia fatta la tua volontà, quando sarà io dovrò essere a tua completa disposizione, ti ringrazio di esserti ricordato di me, di avermi avvertito per la mia salvaguardia ma io mi offro fin d'ora per la salvezza dei fratelli e non penserò a me stesso poiché io sono già tuo".

Questa figli miei sarebbe stata preghiera gradita a Dio ma a tutt'oggi nessun cuore, a meno di pochissimi l'ha recitata. E allora è inevitabile che si compia veramente tutto quello che possa risanare un pezzette dell'umanità attraverso quella inevitabile sofferenza che dovrete patire nel segno della purificazione.

Cercate però, figli miei, di pensare anche ai vostri figli, a quegli innocenti martiri delle vostre colpe ed a loro chiedete perdono fin d'ora per tutto il male di cui saranno vittime, a loro dovete spiegare che tutto quello che inghiottirà come un'onda gigantesca di sangue proviene dalla vostra ostilità al Padre Celeste, dal vostro peccato, dalla vostra prudenza.

Non siete stati docili, ora temete e dovreste invece sorridere, gioire per avere la possibilità di offrire finalmente le atrocità delle sofferenze, le stesse che patì Gesù sulla croce, di offrirle a Lui stesso, di condividerle con Lui e invece avete paura, vorreste essere garantiti di evitarle.

E dove sta, figli miei, la generosità che distingue i figli di Dio? Non l'avete ancora conquistata nel vostro cuore, ma dovete affrettarvi, dovete correre poiché il tempo è veramente finito. Non aspettate la prima esplosione, quel giorno non avrete modo di rivisitare il vostro spirito poiché vedrete corpi dilaniati come carne a brandelli e la vostra mente impazzirà.

Vi benedico.

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