Messaggio a diffusione universale

1.1.1994 (-7)

Cari figli, quanti di voi oggi in tutto il mondo celebrano un giorno di festa nella speranza di un tempo nuovo, un tempo nel quale la sofferenza ceda realmente il posto al benessere della vostra vita quotidiana, pur nella fatica e nell'onesto lavoro ma secondo quella gratificazione e distribuzione tale da riconoscere a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio.

Ebbene cari figli da pochi giorni voi stessi siete stati autori ed esecutori mediante le vostre azioni passate della definitiva chiusura dell'era di Satana che ha visto cessare il potere esecutivo del maligno mentre ancora per un po' di tempo dovrete assistere agli effetti di quanto la diabolica mente ebbe a prevedere per la distruzione dell'umanità.

Pertanto cari figli non pensate che l'alba dell'era di Giusto vi abbia esonerato da ogni ulteriore tribolazione umana, no, non è così, i mille anni del bene promesso sono pure iniziati nel conto dei giorni ma su questo cammino pochi di voi proseguiranno illesi giacché solo coloro che avranno nel proprio cuore raggiunto la totale ed incondizionata conversione al Padre Celeste secondo la fedele applicazione delle sue leggi vecchie e nuove, solo costoro potranno definirsi superstiti da ogni male non ancora manifestato.

Attenti perciò cari figli, se tanta grazia purificatrice ha già inondato le immense distese terrestri a renderle nuovamente fertili per la ricreazione mediante i semi del bene, altro fuoco tenterà di bruciare le vostre speranze giacché le micce furono accese anzitempo dal maligno e non ancora hanno raggiunto il cuore ove terribili esplosioni sono nascoste. E' vero Satana sembra ancora cavalcare le sue vendette ma questa è la sua ultima menzogna con la quale cercherà di farvi perdere nella disperazione al solo fine di accecarvi verso quell'orizzonte di era nuova che deve sollecitare i vostri passi nel raggiungimento della sacra soglia del bene.

Quanto di brutto e terribile i vostri occhi ancora vedranno non deve per voi cari figli testimoniare alcuna vittoria del male, voi dovete credere che il male ha per sempre perso la sua battaglia ma è bene che ricordiate che anche tra i vittoriosi si sono viste le vittime del proprio valore senza che nulla della gloria conquistata venisse annullato nella memoria e nei meriti guadagnati.

Pertanto anche coloro che in conseguenza dei grandi stravolgimenti che di molto ridurranno le presenze sulla terra, patiranno di dolori non meritati essi godranno ugualmente della ricompensa eterna del Padre Celeste e dovranno fin d'ora accettare di riconsegnare la propria vita al Supremo Giudice senza lamentare alcuna perdita ma disponendosi nell'anima così come si ha cura di presentarsi all'incontro con la persona amata.

Questo anno cari figli riporterà nel vero concetto di equità il senso della giustizia terrena che deve ora rappresentare la stessa giustizia divina affinché ciascuna creatura che rimarrà superstite sulla terra non abbia più a cadere nella trappola del disorientamento tra quanto la sofisticazione dell'uomo presenta come giusto e il Giusto, unico e inconfondibile, tornato sulla terra per volere del Padre nel riscatto di quella imparzialità che fu all'origine della creazione.

Cari figli riassaporerete il senso vero della vita mediante quelle fatiche quotidiane che scandiranno i vostri giorni rialimentando in voi il vigore dell'alba dopo un lungo riposo capace di restituire al tramonto l'autorità del silenzio e della pace dei cuori. Attenderete con gioia il giorno in cui la festa nel segno del Signore vi autorizzerà ad accantonare il lavoro, gustando senza peccato quanto la provvidenza porrà sulla vostra tavola priva di avidità secondo l'impegno reso e allora cari figli vi accorgerete che per le creature di Dio non può esistere povertà, privazione violenta, comprenderete che il Signore come un buon padre non dimentica di riempire il piatto delle sue amate creature e tale è il suo amore da far bastare per tutti quanto la mensa offre.

L'acqua gratuitamente irrigherà le vostre coltivazioni, e il sole maturerà al punto giusto quanto tornerà ad essere il sano nutrimento del vostro corpo, e solo allora vi ricorderete del tempo sprecato a rincorrere l'artifizio della chimica che per secoli ha tentato di gestire e stravolgere quanto è stato solo il prodotto della sofisticazione.

Tornerete cari figli ad amare le gerarchie naturali tra le autorità della comunità di cui farete parte, giacché per ciascuna delle comunità o nuclei sociali non concorreranno tra di loro funzioni identiche ma singolarmente l'uno sarà necessario all'altro per compiti differenti e complementari, cancellando in tal modo dal vostro cuore l'arrivismo e la rivalità e riconoscendo fraternamente tra di voi che il fornaio ha bisogno del medico così come il medico del fornaio.

E la grazia del Signore nel tempo di Giusto sarà riconoscibile proprio dal fatto che là dove ci sarà un fornaio non ce ne sarà un'altro così come là dove ci sarà un medico altri non ve ne saranno. E così capirete ancora una volta come la paga si origina dalla giustizia, dalla equa distribuzione, dalla parsimonia delle cose e delle ricchezze, e come invece le guerre, autrici di secoli di sofferenza sono scaturite da quell'abbondanza oggetto dell'avidità e del potere e non conseguenza dell'amore divino.

Queste cari figli saranno le nuove conquiste spirituali del tempo di Giusto, un tempo che voi già state vivendo, ma pochi tra di voi se ne sono accorti.

Vi benedico.

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