Messaggio a diffusione universale

18.6.1993 (-7)

Cari figli, persevera la menzogna per la quale a breve riscontrerete il terribile inganno in cui siete caduti perpetrato contro di voi da chi usa il proprio potere per nascondervi la drammatica realtà del vostro paese ma anche del mondo intero.

Sappiate e ve lo ripeto che le notizie che vi vengono trasmesse relativamente alle situazioni belliche dei paesi esteri sono in gran parte false e comunque scarne rispetto alla realtà in particolare per quanto riguarda il comportamento dell'Italia in tali circostanze.

Cari figli, sappiate con certezza che le autorità italiane coinvolte nei più recenti scandali che finalmente hanno posto in luce quanto di vergognoso si è attuato in quaranta anni di Repubblica, tali autorità hanno interesse a che quanto grava giudizialmente sulle loro teste venga cancellato attraverso la confusione che creerebbe nel paese un conflitto bellico.

Pertanto una eventuale guerra sarebbe strumentale nel dimenticare quanto invece è bene che voi conosciate al fine di cacciare questi autorevoli uomini dalle poltrone sporche del sangue degli innocenti e riedificare anche mediante un lungo periodo di disagio e di sofferenze ciò che permetterebbe a voi e ai vostri figli una vita decorosa nel rispetto della dignità e di ogni altro valore umano.

Questi uomini devono fuggire così come accadde in origine ad Adamo ed Eva per aver mancato a quell'atto di obbedienza cui erano stati chiamati dal Padre Celeste tradendo in tal modo l'intero genere umano. Infatti se costoro, gli uomini del potere, non avessero disatteso il comandamento di Dio, oggi questa società non sarebbe certo pervasa di mali tanto gravi quali la corruzione, la droga, il crimine organizzato, perché tanto disastro non è stato altro che la conseguenza
del peccato dei padri, cioè di coloro che avevano giurato di fronte a Dio ma anche nell'ambito della Costituzione Italiana fedeltà allo Stato, cioè a voi, paternità e giustizia in difesa dei vostri interessi, sacrificio personale per una più giusta ripartizione del capitale. Costoro hanno tradito Dio, hanno tradito voi tutti, hanno rubato il frutto del vostro lavoro onesto sfamandovi del pane rubato e non guadagnato, costoro vi hanno terrorizzato in un clima di tensioni di ogni genere tutte le volte che si è ventilata l'ipotesi di una rimozione dai loro posti.

Ora cari figli, tutto ciò si avvia alla conclusione per volontà di Dio, una volontà purtroppo che dovrà esprimersi anche mediante capovolgimenti assai dolorosi che tutti subiranno ma ciò deriva non certo dalla mancata misericordia del Signore ma piuttosto, è bene dirlo, dalla vostra stessa ignavia. Quando il Padre Celeste ci invita a difendere le nostre ragioni sociali ed umane poiché esse sono le sue stesse ragioni, e noi omettiamo tale tutela ebbene i veri responsabili delle decisioni drastiche ed irrevocabili di Dio siamo noi stessi.

È tanto tempo ormai che mediante gli eletti ad un mandato universale il Ciclo vi invita a ribellarvi alla sopraffazione, a scendere in piazza, ad alzare la vostra voce fino ad arrivare in prossimità del colle più alto, ma voi vi siete posti in una condizione di attesa, di passività, come se nulla vi coinvolgesse fino al giorno in cui non sono lesi i vostri personali interessi materiali. E il messaggio etico, sociale, spirituale, morale? Tutto questo non fa parte dei beni che il Signore vi dà in prestito perché voi li custodiate salvaguardandoli da ogni inquinamento? E cosa restituirete a Dio di questi beni se voi stessi avete permésso che fossero derubati, offesi, profanati da un gruppetto di belve fameliche che prima di sbranare le vostre tasche hanno lacerato la vostra anima?

Ecco, cari figli, che nei disastri che a breve vivrete dovete pur riconoscerne paradossalmente la mano misericordiosa di Dio che attraverso la fame, il freddo, il buio, il fuoco otterrà dai più meritevoli quella purificazione necessaria perché alcuni possano ritrovarsi nell'era di Giusto, superstiti a tanto male. Quanto sta per accadere poteva essere evitato, e ciò deve farvi riflettere ciascuno in cuor proprio, per riconoscere là dove avete mancato, come individui ma anche come collettività, affinché non debbano ripetersi errori che ancora oggi causerebbero la fine di tutte le cose.

Sappiate cari figli, che l'era del bene è a tutt'oggi una possibilità non una certezza, giacché l'uomo non si è ancora fermato nell'opera del male che lo vede protagonista di nuovi attentati, di nuove vergogne.

E’ pertanto un vostro preciso dovere intervenire subito con ogni mezzo di protesta che rivaluti la vostra voce in un sistema totalmente delegittimato. Salvate il salvabile, non togliete più nulla dalle vostre tasche in favore di uno Stato ormai senza volto e pretendete piuttosto di precisare subito l'espressione civica della vostra volontà.

Anche la Chiesa versa in una condizione di scissioni che porranno a dura prova la vostra Fede, ma voi abbiate come unico riferimento il Papa, e non lasciatevi abbindolare da quanti invece difendono il potere ecclesiastico per ragioni che esulano dai compiti pastorali.

Attenti, il Signore parlerà ai vostri cuori senza per questo eleggere a suoi portavoce cardinali o prelati che si sono ripetuti nel tradimento di Giuda.

Vi benedico.

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