Messaggio a diffusione universale

26.3.1994 (-7)

Cari figli, quanto è breve il tempo ultimo concesso alle creature terrene perché ciascuno possa ottenere la ti ammissione alla vita del corpo e dell'anima secondo l'annuncio di un Paradiso Terrestre così come in origine fu il progetto divino!

Se ve ne rendeste conto figli, se solo immaginaste possibile vivere senza gli affanni e le angosce che hanno caratterizzato la storia di questi secoli, allora certamente ciascuno ritroverebbe in sé il desiderio di riparare, di rivisitarsi, di controllare che tutto sia in ordine e rispondente all'insegnamento del Maestro così come lo stesso Maestro a breve tornerà a giudicare.

Cari figli, forse voi non credete che il Figlio di Dio è veramente tornato sulla Terra, forse voi pensate che tutto il parlare del suo ritorno, del suo secondo avvento sia frutto della fantasia o del desiderio di chi ne vive tutta la meraviglia ma badate che Egli è tra di voi, badate che i vostri occhi di carne se meritevoli potrebbero veramente vederlo, non vi rendete conto tanto siete disabituati alla grazia e per questo la voce degli eletti t e n t a di scuotere da ogni parte del mondo il vostro torpore.

Cari figli, ascoltate con docilità i richiami del Cielo, non fatevi deviare dagli increduli o da coloro che t a n t o hanno profanato la divina parola che ora temono il tragico momento nel quale Giusto verrà a riprendersi per volontà del Padre quanto fu affidato al magistero della Chiesa per essere conservato integro e invece è stato manipolato dall'uomo e dalle manovre del potere in coloro che si ritennero per duemila anni i padroni del sacrificio estremo della Croce.

Cari figli, è ormai finito il tempo della sofisticazione, anche gli umili, gli ignoranti, i poveri, i diseredati, avranno titolo per proclamare il Giusto tornato e il nuovo gregge sarà un gregge cosciente e consapevole di percorrere una rotta introdotta dall'Autore presente e non tramandata da chi, avvalendosi di un potere che ha fatto delle anime veri e propri ostaggi, ha delineato mete ben lontane dall'approdo della salvezza.

E ' tempo cari figli chi vi svegliate, è tempo che ridiate volume alla vostra voce, spirito ai vostri desideri interiori, respiro al vostro pensiero semplice, senza curarvi delle artefazioni del sapere poiché così come la prima volta Gesù venne per tutti, a tutti seppe parlare, da tutti seppe farsi intendere, anche questa volta, la seconda volta, la sua presenza non richiederà scienziati, o dottrinati, ma solo la semplicità e la purezza dei cuori che serenamente 1'attendono.

Ci sarà la grande fuga, la fuga di coloro cui furono consegnate le chiavi dei tempio perché non vi entrassero i servitori di Satana e invece costoro, proprio costoro hanno spalancato le porte del maligno, hanno fatto delle ostie sacre il sangue vivo che per duemila anni ha ripetuto il sacrificio sulla stessa vittima, l'agnello, anziché rievocarlo per la penitenza di coloro che ne furono gli artefici. .
Cari figli, il tempo del grande inganno si è compiuto, e nessuno potrà più nascondersi o giustificarsi dietro l'inganno altrui giacché i segni dei tempi sono visibili, evidenti, e riconoscibili da tutti, da tutti gli uomini di buona volontà che intendono pentirsi e tornare a far parte del grande piano di Dio.

Coraggio dunque figli miei, coraggio figli della Mamma Celeste che per l'ultima volta vi invita ad accogliere la sua preghiera a convertirvi nell'attesa di incontrare suo Figlio già presente sulla Terra, così come Lei stessa nel compimento della proclamazione del secondo avvento, quando i nuovi profeti testimonieranno l'armonia dell'annuncio, potrà manifestarsi nella stessa terra che vide salire al Cielo il suo corpo perché con il suo corpo in questo tempo potesse risplendere nella nuova umanità illuminata dalle dodici stelle.

Cari figli sappiate nell'apprendere la grandiosità di questa profezia che è assai più facile credere che rifiutare l'ascolto alla voce che non fallisce, pertanto chiudete piuttosto le vostre orecchie al rumore assordante della vita terrena e riacquistate le delicatezze dell'anima che è armonia mediante la quale non può sfuggire alle creature nemmeno il fruscio più sottile proveniente dal Cielo.

Coraggio dunque, uno sforzo, come un profondissimo respiro e vi libererete da ogni ostacolo alla partecipazione di questo grande momento della vicenda umana. Coraggio, non abbiate paura, ora che il Padre ha mandato di nuovo suo Figlio, cercatelo, cercatelo prima nel vostro cuore, amatelo con tutti voi stessi e ponete come fine della vostra giornata, della vostra vita, il desiderio ardente di trovarlo, di lambirne la sua veste, di ascoltare la sua voce, di ritrovarvi tra le fila di quei pastori che ne sentirono la presenza prima ancora della sua venuta.

Cari figli questa sarà la vostra salvezza, solo questa può essere l'ancora per la quale la barca traballante delle vostre sofferenze terrene non affonderà poiché per un salvataggio tanto estremo occorre davvero la mano dell'Onnipotente, pronto a rinsaldare quanto le correnti avverse hanno deteriorato rendendo naufraga tutta l'umanità.

Figli cari imparate a riconoscere i segni del Cielo, i segni di questi tempi, vi è dato modo badate di interpretare ne l'avvicendarsi di questi ultimi giorni quanto S. Giovanni ebbe a tramandare così come rivelato dalle Sacre Scritture nell'attesa del suo ritorno, e non come vorrebbe farsi intendere secondo un eventuale simbolico evento non traducibile nel senso umano.

Vi benedico.

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