Messaggio a diffusione universale

2.4.1994 (-7)

Cari figli, continuate a preferire la cecità pur di non rendervi consapevoli di un cambiamento che ben presto porrà in luce i risultati del vostro egoismo, del vostro assenteismo dalla vicenda umana, i risultati di quell'arrivismo per il quale avete per decenni tentato di superare il vostro prossimo con i miseri mezzi della furbizia, accantonando l’intelligenza ed ogni altra forma di vivere civile all'insegna della collettività. Avete reso il mondo un agglomerato di isole appropriandovi ciascuno per sé di un'area che era stata prevista e progettata dal Padre Celeste per il comune benessere dell'umanità, ed ora vi accorcerete che questi tagli, queste divisioni hanno causato la morte della pianta capace di produrre la linfa vitale per tutte le necessità.

Cari figli, che ne farete delle vostre isole? Avete preteso un regno tutto per voi, bene capirete a vostre spese la sterilità del terreno che pensavate di coltivare solo per voi stessi. Ecco lo stato penoso in cui vi trovate ora che la festa è veramente finita. Avete tralasciato i fratelli più poveri, vi siete sentiti più forti solo perché godevate impropriamente del frutto della fatica dei vostri genitori e progenitori, ed ora che vi si chiederà del vostro, di quanto del vostro personale impegno ha prodotto, cosa risponderete? Nulla, nulla poiché vi siete tramandati la logica del parassitismo, e di questa logica rimarrete vittime.

Il mondo, ma ancor più l'Italia è giunta ad una spaccatura insanabile che separa nella mente la ricchezza dalla povertà, dove però l'esiguità delle ricchezze è tale da tradursi in prepotenza verso le masse che fomentano la violenza.

Non c'è nessuno cari figli che potrà impedire uno scontro cruento poiché nemmeno i ministri di Dio hanno conservato la forza e l'autorità della loro autonomia, appoggiandosi per lungo tempo a tutte quelle forme di dipendenza e di compromesso capaci di alimentare il patrimonio di quella stessa Chiesa che nacque povera in Gesù a Bethlem.


E allora figli miei cercate di aprire gli occhi della vostra mente e del vostro spirito ed allarmatevi, ma non accumulando per voi e per la vostra salvaguardia quanto ritenete utile, bensì dovete riparare spogliandovi di tutto, dando a chi ha bisogno, offrendo a coloro che recano un
messaggio perché il nuovo terreno della umanità possa essere fertilizzato dalla buona parola.

Guai cari figli se nei contesto di tale drammatica situazione farete i conti delle vostre ricchezze preoccupandovi di ciò che potrebbe occorvi, dimostrereste in tal caso di non aver compreso il richiamo severo del Padre Celeste. Voi siete autorizzati a mantenervi il pane quotidiano, la possibilità di un tetto e niente altro, poiché ciò che va oltre dovrete distribuirlo tra coloro che non hanno né il pane né il tetto.

E’ urgente proiettarvi ad una pianificazione totale capace di smorzare la violenza derivante dalla netta contrapposizione che l'attuale assetto sociale pone bene in evidenza, se non volete assistere ad uno spargimento di sangue che vi coinvolgerà in prima persona. Solo così il Signore vi proteggerà, altrimenti l'abbondanza che non elargirete ai privi di tutto esploderà contro di voi in una vera e propria rivoluzione.

Cari figli, non aspettate che le comunicazioni del Cielo appaiano evidenti ai vostri occhi, riesaminate preventivamente il vostro bilancio e fatevi interpreti dell'altrui bisogno. Badate che il Padre Celeste non vi concede la sicurezza del domani nel secreto della vostra cassaforte, il vostro futuro è affidato completamente al Cielo, è inutile che conservate il conto segreto o gli immobili in eccesso, tutto questo vi sarà tolto dalle circostanze senza che voi possiate usufruirne, pertanto affidatelo ai poveri. Oggi la Carità è il solo modo capace di ottenere la salvezza del vostro corpo e della vostra anima.

Cari figli, avete goduto oltre misura di quanto derivava sì, anche dal vostro impegno, ma maggioranza dei casi da un costume fondato dall'avidità, e in tal modo avete reso sporchi anche i denari frutto del vostro lavoro utilizzandoli per snellire o facilitare il corso regolare delle leggi, quindi del vostro personale interesse. Così il contadino ha elargito la tangente per costruirsi una casa dove non era concesso, allo stesso modo dell’ingegnere che corrompeva lo stato e cosi via fino ad arrivare all’acquisto del posto letto negli ospedali e al traffico degli organi.

Ecco da tutti questi errori provengono le vostre ricchezze ed è per questo che dovete spogliarvene se intendete godere di questa purificazione per mezzo della quale vivrete nell'era promessa. Altrimenti il marciume che vi fa sentire oggi ricchi si rivelerà letale e perirete vittime d i una vera e propria cancrena.

E ' questo che volete? Siete liberi di scegliere, ma non vi lamentate quando vedrete invece i corpi sani e splendenti di coloro che avranno riconquistato la nudità così come in origine senza il disgustoso senso della vergogna.

Vi benedico.

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