Messaggio a diffusione universale

1.2.1993 (-7)

Cari figli, ancora urgenza nelle mie parole, ancora sollecitudine nel mio consiglio, i giorni si arroventano sotto i colpi duri dell'ultima sopraffazione, ma come potete ben constatare dai fatti attuali, una volontà superiore sta proteggendo il corso degli ultimi eventi anche secondo la giustizia umana. È il Signore che usa i suoi strumenti, quelli più disponibili al messaggio di recupero di una società ormai vittima e protagonista di tanto male, strumenti coraggiosi e perseveranti, strumenti che nel nome della giustizia sono pronti a sacrificare anche le loro stesse vite.

Cari figli, pregate per costoro, pregate per i giudici che in questi giorni smascherano quanto di sporco si è nascosto dietro i volti del potere, pregate per quanti conducono battaglie spirituali riscattando dal potere della Chiesa, quello che fu l'esempio puro di Gesù, oggi tornato tra di voi, in carne e ossa, e già vittima della omertà. I palazzi del potere sono in subbuglio, ormai tutto sta venendo alla luce e il crollo della democrazia è vicinissimo, ma credo di comprendere che non è stata democrazia quella che avete vissuto negli ultimi decenni, non è stata libertà quella che è divenuta povertà e impoverimento di ogni valore umano, e allora i mutamenti che vi si annunciano non vi appaiano quali minacce, questa è la trappola che vi si tende perché intimoriti dal peggio non difendiate quanto di vostro è stato usurpato. Badate vi si stanno nascondendo realtà pericolosissime oggetto di continui incontri tra i vertici dello Stato, sono ormai certe tensioni gravissime tra apparati di potere contrapposti, e tra questi apparati, non dimenticatelo, ci sono armi, armi, armi che dovrebbero servire alla tutela pubblica e che si tenterà, ad opera di alcuni di utilizzare nella guerriglia. Uomo contro uomo per un pezzo di pane e il sangue farà da intingolo per quegli avvoltoi che ancora non mollano la preda del potere. Figli miei, nelle mani dei giudici sono finiti documenti che non permettono più la stabilità di questo paese mediante le attuali forze in campo e i massimi garanti di tale stabilità ne sono già a conoscenza ma non intendono affrontare la situazione con voi, con il popolo, che siete l'unico e legittimo interlocutore. E allora un simile atteggiamento di compattezza formale esploderà nella eversione, e le vittime non si conteranno tanto saranno numerose. Cercate di comprendere almeno quelle poche e strumentali notizie che vi vengono fornite, non sottovalutate nulla, nemmeno alcuni privilegi che proprio in questi giorni pongono in libertà le più note menti del terrorismo, badate che nulla è causale ma tutto fa parte di un unico intento criminale pronto a scattare nel momento in cui le vergognose realtà ad opera di alcuni destituiranno gli eccellenti nomi di questo Stato dai posti di potere.

Cari figli, tutelatevi in tempo, dissociatevi da qualunque posizione che intenda riconoscere la ragione in alcuni piuttosto che in altri, sappiate che è venuta meno ogni ragione, ogni ragione di Stato, poiché lo Stato è stato sepolto dal male. E allora è necessario schierarsi là dove l'opera del bene è evidente, là dove i volontari della morale scavano tra le macerie di un paese distrutto per recuperare quei pochi aliti di vita dai quali si rialimenteranno le speranze di una società riedificata. Ormai manca poco tempo e tutto sarà chiaro, anche se in queste ore si farà di tutto per distruggere quanto costituirà prova certa nel riconoscimento dei veri responsabili, ma le vostre preghiere ostacoleranno le manovre del diavolo, il quale nulla riuscirà a coprire a cominciare dalle sembianze che ha assunto per millantare promesse di benessere e prosperità mentre voi naufragavate senza rendervene conto.

Cari figli, gridate il vostro sdegno a chi rifiuta di concedere ai giudici l'autorizzazione a procedere nei confronti di coloro che si sono sporcati le mani, gridate le vergogne a chi si tutela dietro leggi che infrangono il senso della giustizia, e fate bene intendere che ricorrere a certi mezzi è come firmare anticipatamente una condanna di sé stessi ma anche e soprattutto di quanti avendone il potere, non ostacolano tali manovre.

Cari figli,la situazione è grave e voi dovete rendervene consapevoli mettendo a posto subito le vostre personali coscienze poiché non potete prevedere chi di voi nel senso umano si salverà, a differenza di quelle previsioni relative alla salvezza spirituale che è promessa di Dio in conseguenza di un profondo e sincero pentimento. E allora garantitevi la vita eterna e confidate nella misericordia del Padre Celeste per il prosieguo delle vostre vite terrene, ma comprendete anche, che nella visione di Dio, per quella era che è premio per i redenti, è indispensabile la dimostrazione da parte vostra di voler convertire il vostro modo di vita non secondo la vicenda personale o individuale, così come si è soliti vivere, ma ora è indispensabile porsi quali protagonisti attivi nella più generale vicenda umana.

E allora figli miei, al primo posto non vi sono più i vostri interessi, i vostri affetti, le vostre attese, ma l'ordine di priorità torni ad essere quello delle parole della legge secondo la più giusta lettura della vita che per i figli di Dio pone al primo posto Dio, poi il prossimo, ed infine sé stessi nella disciplina delle proprie azioni. E in tal senso disponetevi nel cuore, ricongiungetevi direttamente con Dio nei suoi intenti e tralasciate i vostri, poiché Egli conosce ciò di cui avete bisogno e se nell'era di Satana vi ha invitato a chiedere per avere quale testimonianza della vostra umiltà, ora, nella era nuova, nell'era di Giusto vi dice: "Rinunciate a chiedere poiché voi avete già avuto".

Vi benedico.

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