Messaggio a diffusione universale

26.12.1992

Cari figli, la data che per il mondo oggi rappresenta il primo giorno di un nuovo anno deve essere considerata una scadenza virtuale, non reale, giacché il tempo nuovo del Figlio di Dio tornato a nascere sulla terra col nome di Giusto segna con esattezza il suo inizio a partire dal settimo giorno antecedente a questo e cioè il 25 dicembre del 1992. Infatti la notte tre volte santa ha assistito alla seconda e ultima nascita di Gesù sulla Terra nelle sue sembianze umane, tornato a concludere il mandato per il quale si fece uomo una prima volta, morì e fu sepolto, resuscitò vivendo spiritualmente nei cuori di quanti lo amarono, oggi visibile anche da coloro che lo rifiutarono, dovendo di conseguenza riconoscerlo nella espressione estrema della sua giustizia.

Figli miei, il bene e il male operato in questa era si riflette sul palmo della mano di Giusto perché ciascuno sia consapevole delle estreme decisioni del Padre per quella parte di umanità assoggettata al destino di Satana. Tra poco la volontà del Signore sarà compiuta, ma Egli che è infinitamente buono e misericordioso ha previsto per alcuni giorni una sorta di emergenza per i ritardatari, prima di attuare quanto fu previsto nel suo piano fin dal principio. I potenti di tutto il mondo hanno ancora una volta speculato sugli animi coinvolti dalla rievocazione del S. Natale, per dare segnali di pace e di riassetto ma sappiate che quanto è stato comunicato nel contesto di pagine apparentemente siglate dalla speranza è vergognosamente falso, poiché i conflitti già esistenti all’interno di singole nazioni e paesi oltrepasseranno le frontiere ripristinando uno stato bellico a livello mondiale.

Quanto stupisce circa gli avvenimenti drammatici di alcuni stati è nulla rispetto a ciò che l’Italia subirà a breve, trasformando il ricordo di una civiltà fondata sul benessere e sulla cultura in una realtà esasperata dalle povertà morali e spirituali che hanno ricoperto di fango l’intera società. Ciascuno avverte nel proprio cuore l’intimo timore dell’irreparabile, ma tale autentica sensazione è tendenziosamente distratta da parole di esortazione al recupero di quella serenità ormai irrimediabilmente perduta.

Figli miei, tutti voi avete bisogno di comprendere anche nei termini pratici come prevenire i momenti più drammatici che vi troverete a vivere e soprattutto come rilevare tale realtà dai tradizionali canali di comunicazione anch’essi gestiti dal potere attuale. Ebbene, ascoltate il consiglio che in via soprannaturale giunge dal Cielo fino a voi, e se lo ritenete, applicate alla lettera quanto vi viene suggerito.

Poiché per far fronte alle necessità per la sopravvivenza è indispensabile ricorrere al denaro, è bene che tale liquidità sia sempre disponibile nelle vostre mani e comunque non affidata a istituti o enti soggetti a soluzioni fallimentari che possano motivare l’esaurimento totale dei fondi. Già da qualche tempo i salari di molti dipendenti sono elargiti attingendo dai risparmi del privato depositati nelle banche, ma tale possibilità è giunta a termine essendo venute a mancare quelle entrate falsamente previste. Infatti la rialimentazione del capitale avveniva mediante i grandi traffici della criminalità organizzata attraverso canali di riciclaggio al di sopra di ogni sospetto, ma l’attuale instabilità del Paese ormai nel mirino di una onesta e coraggiosa magistratura ha paralizzato i veicoli economici e finanziari azzerando i depositi della liquidità. Inoltre la lira subisce una severa osservazione da parte di altre monete ed è quindi prevedibile una drammatica svalutazione.

In tale contesto, poteri occulti all’interno dello Stato sono già pronti ad ostacolare la giusta ribellione dei cittadini, anche con l’uso delle armi, sottoponendo l’intero paese ad un periodo di guerriglia che vedrà spargere molto sangue. A tali agitazioni si affiancheranno cruente ribellioni e rivolte nelle carceri, animate anche esse da quelle aree di potere che ricorreranno ai settori della criminalità quali elementi di protezione da eventuali attentati mirati ad opera di strutture clandestine mai sciolte ma ancora attive al servizio di apparati dello Stato. A livello aziendale e industriale si paralizzerà ogni movimento, rendendosi impossibili quei rifornimenti indispensabili alla vita stessa dell’uomo e dovendo pertanto ricorrere al mercato clandestino, unica soluzione per quella sopravvivenza giornaliera che si renderà necessaria.

Le istituzioni rimarranno inattive a cominciare dalla istruzione pubblica e la sanità, con la grave conseguenza di vedere il coinvolgimento di giovani negli scontri armati e la crescente ribellione di quanti rifiuteranno di soccorrere coloro che rischiano la vita.

Figli miei, dovete prendere atto che tale momento è realmente drammatico, perciò provvedete per tempo e non aspettate gli ultimi istanti poiché allora sarete costretti a sbranarvi tra di voi come belve feroci. Siate voi stessi ad impedire a chi governa la distruzione totale e pretendete con azioni di protesta che vi si metta a parte della reale situazione, richiamando i vertici laici e religiosi al rispetto sacrosanto dell’uomo nella verità piuttosto che in quelle vergognose menzogne che ancora vi vengono riferite ad opera di chi ricopre cariche di responsabilità umana e divina.

Vi benedico.

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