Messaggio a diffusione universale

5.1.1993 (-7)

Figli miei, l’uno dopo l’altro i problemi insoluti di questa era pongono in evidenza la drammaticità di volti sempre più oscuri che pur tuttavia ci si ostina a non voler guardare. Il Paese crolla sotto le macerie di un potere ormai incapace di sostenere anche lo stesso male operato, poiché il Signore ha interrotto la tenacia di Satana indebolendo gli strumenti umani dei quali il re delle tenebre si è servito nei secoli.

Perciò a fronte di millantate speranze che vi vengono quotidianamente indotte da chi ha deliberato secondo la sofisticazione e non secondo coscienza, voi state precipitando nel baratro senza rendervene conto e tra poco non avrete più il tempo di recuperare quella ultima possibilità di salvezza che vi era stata data. Riguadagnatevi la fiducia di Dio in un atteggiamento di docilità e di obbedienza a quanto vi proviene direttamente dal Cielo, e ciò che desiderate a voi stessi e alla vita dei vostri figli, non trascuratelo nella sofferenza di quanti già patiscono una condizione che dovete subire come se vi appartenesse.

La violenza delle immagini che vi vengono proposte dallo schermo televisivo deve incutervi il terrore di riconosce il vostro stesso volto tra tanto dolore, e rendervi di conseguenza partecipi di quel disastro mondiale che vede già molti paesi distrutti dalla miseria, dalle guerre e dalle malattie. Questa realtà raggiungerà anche voi e guai se così non fosse poiché ne risulterebbe indebolito il senso della giustizia divina, atteso che l’opera del male non ha risparmiato nessuno e pertanto tutti devono essere riscattati e purificati mediante la personale sofferenza.

L’Italia ha approfittato di quelle risorse culturali per le quali si è creduto di tener lontano il pericolo di un conflitto aperto, l’Italia ha edificato una parvenza di pace mediante la stratificazione del malcostume impoverendo ogni valore per il quale questo bel popolo poteva considerarsi sulla base di una particolare sensibilità. Un popolo di poeti, di artisti, di scienziati, ridotto a un sottopopolo di criminali, di truffatori, di ignavi.

Che peccato figli miei, e tutto perché ciascuno di voi si è reso spettatore là dove aveva il dovere di rendersi protagonista. Ma ancora non vi è sufficiente, ancora non prendete una posizione chiara, ma lasciate fare a chi di una moneta ambita ne ha fatto un nemico sempre pronto a farvi ritrovare poveri e senza mezzi da un momento all’altro.

Cosa credete che valgano i vostri risparmi? Nulla, purtroppo, figli miei, ma voi non li avete difesi, anzi vi siete affidati a chi vi ha fatto credere in un investimento che apparirà catastrofico.

Cari figli, questi avvertimenti non intendono demolire le vostre speranze ma vogliono soprattutto orientarle nelle direzioni giuste perché non abbiate a deludervi quando assisterete al crollo totale.

Quando vi si sollecita a credere nelle istituzioni sappiate e non dimenticatelo che allo stato attuale le istituzioni sono rappresentate dagli stessi uomini che si sono resi responsabili di tanto male e pertanto non potete illudervi poiché mediante gli stessi mezzi nulla potrà essere risanato. Riprendetevi il vostro, riconquistate la vostra sovranità popolare e pretendete di riesprimere subito il vostro insindacabile parere alla luce delle circostanze per le quali avete potuto costatare di essere stati governati da un gruppo di ladri. Badate figli che la refurtiva, frutto del vostro lavoro, sta per essere riciclata perché non rimangano tracce e venga meno ogni possibilità di recupero, è perciò urgente e necessario che chiediate il massimo della trasparenza circa l’attuale situazione dell’Italia in tutti i settori, trasparenza che può e deve esservi fornita dal massimo garante dello Stato, e là dove continuerete a non vedere chiaro rompete i veli dell’omertà e smascherate gli iniqui.

Coraggio, ci vuole coraggio, ma sappiate che il vostro coraggio può prevenire la violenza delle armi pur non potendo impedire un periodo di grande disagio. Rendetevi autori di un movimento di pace attraverso la determinazione, non siate arrendevoli a chi vi chiede oggi un sacrificio già pronto per chiedervene un altro domani, ponete un freno a chi invece di dare, a chi invece di restituire ha la protervia di chiedere ancora.

E così nello spirito e nella vostra Fede, pretendete chiarezza da quanti insinuano il dubbio per il quale vi si fa immaginare un Dio, che è tornato tra di voi mediante il proprio figlio, così come già avvenne duemila anni fa. Il Signore a chi ha fame non risponde con lo spirito, ma mostra realmente un pezzo di pane che sazi i morsi dello stomaco e riacquisti l’ascolto dell’anima del poveretto.

E così a chi chiede di vedere un gesto di giustizia promesso quale premio per un’umanità che si è rialzata dal proprio peccato, allo stesso modo il Signore ha voluto mostrare concretamente il suo gesto d’amore mediante una creatura vivente e nata nella antica città di Pietro.

Egli è tornato, è tornato per tutti quelli che non lo hanno temuto, è tornato per quanti lo hanno cercato e atteso, è tornato per coloro che sono pronti a riconoscerlo quale il Messia, il Salvatore, Colui che porrà fine ad ogni vostra sofferenza poiché la vostra Fede ne sarà garante. E’ il tempo nuovo di Giusto, il figlio di Dio, venuto per giudicare coloro che muoiono con l’era di Satana e premiare quanti pascoleranno nelle verdi distese della nuova era.

Vi benedico.

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