Messaggio a diffusione universale
20.1.1993 (-7)
Cari figli, il tempo di Dio è sempre più vicino al confine ultimo oltre il quale vivrà solo l'umanità dei redenti. E la misericordia del Signore è veramente infinita giacché dal Cielo si emanano segni straordinari, per tutti visibili e riconoscibili quali precursori del passaggio da un'era all'altra per un invito a tutte le creature verso una conversione capace di recuperare il bene fra tanto male anzitempo compiuto.
Ma nemmeno l'esplosione cosmica è sufficiente a condurre gli animi nella culla dell'abbandono in Dio, nemmeno l'evento del cielo scuote dal torpore del ragionamento i cuori di coloro che prediligono la spiegazione scientifica all'atto più semplice della Fede. E badate, figli miei, che il fenomeno stellare cui tutti hanno assistito era stato precedentemente annunciato anche per via soprannaturale e pertanto doveva considerarsi il mantenimento di una promessa che è per il Signore chiaro ed inderogabile avvertimento.
Figli miei, ascoltate l'emozione del vostro cuore piuttosto che perdervi nella ipotesi della conoscenza, giacché dovete ritenere che il Signore, Creatore di tutte le cose dell'universo, intende parlare alle sue creature anche mediante l'uso delle sue stelle di cui la scienza è in grado di comprendere il linguaggio. Ma il mistero della Fede non è certo svelabile poiché è sulla vostra Fede che Dio applicherà la sua misericordia per risparmiare i puri di cuore da quanto incombe giorno dopo giorno su un'umanità schiava del peccato.
E allora, cari figli, perché non riflettete su quanto gli occhi assistono ad opera della natura, degli eventi del cosmo e di tutto ciò che la mano non determina? Eppure i vostri avi traducevano il loro vivere quotidiano mediante la lettura dei segni del Cielo e pertanto il vento, il buio, la pioggia, la luce, il caldo, il profumo e quanto altro è vita dell'universo, annunciavano la voce di Dio, il presagio, l'ammonimento, la speranza, il conforto, il rimprovero, la letizia, e l'uomo era costantemente in pace con sé stesso sicuro di riconoscere la presenza divina nelle piccole e grandi cose della vita quotidiana. Ed ora voi evoluti, scienziati, astronauti, ora voi avete zittito la voce del Signore nell'abisso della cultura, che tale non è più se investe le sfere che furono create non per la mente ma per il cuore. Il ritorno di Gesù sulla terra col nome di Giusto ha costituito in questo recente Natale il nuovo tempo di Dio, e tale evento fu annunziato da una stella apparsa nel Cielo nella sera del ventiquattro dicembre. Questa stella brilla ancora, è unica, grande, diversa, pulsante, quasi a voler dire alzate lo sguardo, ho qualcosa da dirvi, questa stella emana la luce dello sguardo di Dio e si riflette nello spirito dei credenti. Ma quanti di voi figli miei l'hanno osservata? Pochi, quei pochi pastori che credettero e si incamminarono e pregarono, e vissero nel cuore l'evento più straordinario di tutti i tempi. Quella stella, figli miei, non si è spenta ma è lì perché tutti, da tutte le parti del mondo compiano l'atto di fede e la riconoscano Cometa dell'era nuova. I tempi non permettono ritardi questa volta, e la lentezza dei vostri cuori vi conduce nel baratro entro il quale non sarà più visibile la volta celeste, e allora un altro segno è stato elargito da Dio, più sconvolgente, un boato, poi la luce chiara in una notte invernale, e il Cielo si è colorato di tinte particolari perché ciascuno restituisse alla propria anima l'annuncio della Fede. L'attenzione non è mancata, e nemmeno la paura o lo stupore, di voce in voce, di schermo in schermo ma nulla che provocasse nei vostri cuori l'entusiasmo di un evento soprannaturale.
Glaciale, fredda e imperfetta la risposta degli astronomi e ancora una volta la mente umana è divenuta tomba dello spirito, e allora cari figli, ascoltate quanto la semplicità del vostro istinto vi indurrebbe a credere, riconoscete nei segni del Cielo la mano misericordiosa di Dio, è il Dio della salvezza che vuole soccorrervi, è il Dio della giustizia che intende ricordarvi che il tempo utile per la conversione si sta concludendo con l'era di Satana, è il Dio dell'amore che vi invita ad inginocchiarvi alla sua potenza per risparmiarvi da quanto il senso infinito della giustizia deve pur compiere sulla terra. Non chiudete gli occhi dello spirito poiché la cecità dell'anima vi renderà dannati e nessuno potrà più salvarvi dai disastri che vi attendono. Guardate cosa succede in questi giorni nel mondo intero, le mura di duemila anni di storia si sgretolano contaminate dal marciume del potere e dalla cupidigia e presto la terra brucerà arsa dalle fiamme del vostro peccato, e allora cari figli, non potrete dire che il Signore non vi aveva avvertito, non potrete giudicare impietoso il vostro Dio, poiché Egli vi ha parlato ma voi non avete ascoltato, Egli vi ha rivelato ma voi non avete creduto.
Eppure, figli miei, quando tra poco altri segni si manifesteranno in mezzo a voi, voi riconoscerete la punizione di Dio nelle vostre stesse sofferenze quale conseguenza di un rifiuto ingiustificabile a riconoscere prima della punizione, il premio, l'annuncio, l'evento, la magnificenza del suo creato. Attenti figli, non procuratevi la morte dell'anima con le vostre stesse mani, abbandonatevi e ricercate in voi quelle spiegazioni che altri non possono fornirvi, se non la vostra stessa Fede.
Un bel tramonto è propiziatore di una giornata nello splendore del sole, così come l'esplosione di una stella è annuncio di un tempo che si conclude e previene eventi dai quali dovete salvaguardarvi prima che sia troppo tardi. Non dimenticate che se il Cielo parla, la terra può rispondere in ogni momento e così pure i mari e l'aria, poiché tutto fu creato da Dio nel concetto elevato dell'amore universale e in tale armonia si esprime la Grazia del Signore ma anche l'ammonimento della sua voce.
Convertitevi, sono questi gli ultimi avvertimenti del Dio della misericordia.
Vi benedico.