Messaggio a diffusione universale

11.3.1993 (-7)


Cari figli, con i passi di un gigante avanza l'estremo provvedimento di Dio su tutta l'umanità, avanza e se ne avvertono i contraccolpi sempre più nitidi tanto le tensioni tra gli uomini ma anche tra paesi si esasperano in un divampare di problematiche cui l'uomo mai potrà far fronte con le proprie capacità ma si renderà necessario un riconoscimento universale della potenza dell'Altissimo. Da tutto il mondo giungono i segni chiari di un tempo che inderogabilmente si conclude, ma anche le sollecitazioni a quella revisione interiore che restituisca alla coscienza delle singole creature il senso vero degli errori commessi nella consapevolezza di un gesto riparatore che permetta a Dio un salvataggio di anime altrimenti dannate e patrimonio di Satana. La sordità dei cuori è però, figli miei, una realtà che ancora una volta limita la misericordia infinita del Padre Celeste poiché ci si ostina a disconoscere negli attuali eventi una precisa volontà inserita in un disegno universale teso a ripristinare un tempo nella totale assenza del male e pertanto preceduto da una destabilizzazione estesa a tutta l'umanità di quegli equilibri che hanno permesso il proliferare di tanto male. Cari figli, ascoltate con fede quanto è concesso ad alcune creature predilette di riferire circa le decisioni del Cielo, ascoltate nel vostro cuore il richiamo addolorato della Mamma Celeste che invoca la vostra docilità, la vostra conversione al fine di fermare la mano di Colui che dopo aver elargito l'infinito atto del suo stesso amore oggi annuncia l'espressione massima di una giustizia tanto attesa per la giusta ripartizione dei meriti e delle colpe. E allora che aspettate cari figli, a piegare le vostre ginocchia, perché mai tanto indugiare nel riconoscere a Dio quanto vivete ogni giorno tra affanni e sofferenze derivanti dal cattivo uso del libero arbitrio a voi anzitempo concesso! Perché non difendete ciò che il Signore vi aveva concesso perché le vostre notti trascorressero serene e i vostri giorni fruttassero del sano lavoro? Eppure voi operate, vi impegnate, vi sacrificate, ma delegate ogni cosa a chi rappresenta non certo i vostri interessi ma soltanto se stesso, le proprie ambizioni, millantando promesse insolute. Ciascuno di voi. figli miei, è tenuto a difendere ciò di cui dispone quale frutto dell'intelligenza di un sano lavoro e dell'applicazione di una vita cristiana secondo il messaggio del Vangelo, e coloro che pur vantando tale condizione non si tutelano da quanti intendono usurpare il privilegio per un interesse personale, annullano loro stessi il merito del proprio buon vivere escludendosi ogni possibilità per reclamare ciò si troveranno a perdere.

Allora è tempo di reagire, poiché il Signore vi osserva e osserva soprattutto la vostra passività che appare nell'attuale condizione sociale un incitamento alla violenza di quanti ribollono nel sangue provocati dalla protervia del potere. Voi, cari figli, voi che avete la facoltà del pensiero, della riflessione e della parola, voi dovete farvi avanti e pretendere secondo la forza derivante dalla civiltà che si chiudano i conti di un assetto politico esaurito ed estinto al fine di ripristinare le nuove forme di convivenza secondo le necessità e le problematiche delle nuove generazioni. Ma se al contrario la vostra voce rimarrà muta lasciando spazio al silenzio dell'omertà, allora figli cari, quanto vi troverete a subire scaturirà dalla vostra inerzia né pertanto potrete essere risparmiati da quanto si troveranno a subire coloro che si riveleranno autori di tanto male. Il re della giustizia è di nuovo sulla Terra con un mandato esecutivo del Padre e i suoi tempi questa volta precederanno i tempi dell'uomo poiché le sofferenze di tante anime sante richiedono l'accelerazione del piano di Dio, perciò procuratevi ogni sostentamento che possa essere da voi utilizzato nelle difficoltà più immediate ma anche per quelle necessità prevalenti in un momento in cui le dimore domestiche costituiranno un rifugio sicuro da ogni espressione bellica.

Annunciate, cari figli, che Gesù ha mantenuto la sua promessa ed è tra gli uomini come la prima volta, annunciate e scoprite i volti di coloro che sotto le vesti sacre nascondono la paura di Colui che testimonierà la giustizia del Padre, annunciate che ancora per poco la possibilità della salvezza delle anime viene concessa a coloro che sono caduti nell'errore del peccato senza averne espressa la volontà dell'offesa a Dio e in tale vostro annuncio saranno cancellate anche le vostre colpe poiché dalla testimonianza che renderete circa gli eventi attuali il Signore ne ricaverà il riscatto del bene dalle vostre stesse colpe.

Figli miei, il mondo brucia e le fiamme dell'ultimo incendio divamperanno elevandosi fino alla volta celeste come lingue di fuoco, poiché col fuoco i superstiti della nuova era conquisteranno la terra promessa del bene in un processo di purificazione di ogni male commesso. Ma il mondo annegherà anche nelle acque che supereranno gli argini entro i quali scorrono fiumi e torrenti, così come il freddo, il buio, la fame e la sete prenderanno coloro che hanno profittato della misericordia divina vivendo nell'agiatezza ciò che doveva costituire garanzia di un futuro precario. Ora cessano le sicurezze derivanti dall'uomo poiché dalla mano dell'uomo è uscito ogni potere per eccesso di consumo e allora ciascuno di voi che intenda ritrovare la sicurezza del domani godrà solo degli effetti della propria Fede per i quali rimetterà a Dio ogni necessità o richiesta.

Solo così, cari figli, in una autentica conversione ritroverete la benevolenza di Dio, per la quale, pur assistendo ai disagi già annunciati possiate salvaguardarvene mediante un recupero di quanto ha costituito il pacchetto dei nostri errori oggi causa di tanto male.

Figli miei, sono questi gli ultimi inviti alla conversione dei vostri cuori, ma sappiate che i tempi si accorciano tanto le situazioni precipitano di ora in ora e pertanto l'ipotesi della vostra salvezza risulterà proporzionale alla tempestività di quella risposta tanto attesa da Dio.

Vi benedico.

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