Messaggio a diffusione universale

30.3.1993 (-7)

Cari figli, così come vi era stato preannunciato nei precedenti messaggi la situazione generale va precipitando di ora in ora senza possibilità alcuna di far intendere alle massime autorità dello Stato che è giunto il drammatico momento per il quale ogni equilibrio si interrompe tanta è l'esasperazione nel cuore della gente. La corda della tolleranza è ormai tesissima, sta per rompersi e di ciò tutti gli apparati ne sono bene a conoscenza anche in modo documentato ma questa realtà sembra non essere sufficiente a prendere atto dell'epilogo di questa repubblica e a provvedere di conseguenza a quanto delle decisioni spetta ormai solo alla sovranità del popolo.

E non mi riferisco alla vergognosa iniziativa dei referendum, che rappresentano l'ennesimo tentativo di raggiro nei confronti della buona fede di chi non è in grado di capire, di chi non sa riconoscere la sofisticazione della truffa che vi è insita poiché quel sì rieleggerebbe automaticamente coloro che non vi rappresentano più ma che ancora vi ingannano con millantate promesse di riforme.

Che vergogna, figli miei, che vergogna dover assistere a tanta povertà di valori, proprio nel momento in cui il popolo italiano, già provato in decenni di sacrifici, di umiliazioni, era stato nuovamente sollecitato alla speranza da chi si professa quale uomo di Fede e di grande devozione alla Mamma Celeste. Ma come di può confidare nell'aiuto del Ciclo se contemporaneamente ci si ostina ad imporre chi non è più gradito, a rifiutare l'uso più coraggioso dei propri doveri-poteri che devono proiettarsi al bene di una cittadinanza e non certo verso gli interessi di una classe politica completamente screditata?

Figli miei, è il momento che la vostra voce giunga fin lì, dove a ben pochi è concesso arrivare nonostante si dica che questo paese è un paese democratico. Così come allo stesso modo l'ardente desiderio di un cristiano di aprire il proprio cuore, la propria anima a chi su questa terra rappresenta lo stesso Gesù, tale desiderio resta il più delle volte non esaudito, poiché pochi, pochissimi, vantano il privilegio di poter conferire con il Sommo Pontefice. E l'uguaglianza predicata nel Vangelo dove la si ritrova? Da nessuna parte, e tanto meno nell'ambito della gerarchia ecclesiastica che ben distingue i ricchi dai poveri, i sani dagli emarginati, gli umili dai potenti, là dove coloro che dovrebbero rispondere a quella profezia per la quale fu detto gli ultimi saranno i primi, debbono constatare ogni giorno che proprio nella Chiesa gli ultimi restano gli ultimi e i primi restano i primi.

Lo Stato e la Chiesa in tali esempi si identificano, il clientelismo regna in ambedue questi apparati al fine di una costante alimentazione di quegli interessi ben lontani dalla morale e dalla spiritualità ma piuttosto rispondenti alla avidità di potere e di denaro con qualunque mezzo e per i fini più sporchi.

Che dire, figli miei, di questa realtà che oggi vi vede tremare di ora in ora tanto si avvertono ormai gli imminenti disagi di un lungo periodo di guerriglia? C'è solo da riflettere, da pentirsi, da battersi il petto per esservi disinteressati a quanto decidevano per questo triste destino che vede morire nel nulla ogni vostra fatica, ogni vostro sacrificio. Figli miei, siate ora prudenti, incamerate il più possibile ogni sostentamento che possa aiutarvi nei momenti più difficili, tenetevi i risparmi in casa e cercate di procurarvi la disponibilità di una moneta più forte poiché la lira sta per essere cancellata dai mercati valutari. Gli ultimi eventi politici hanno visto inquisire le più alte personalità dello Stato causando una enorme precarietà in tutto il sistema e primo a risentirne è proprio il settore economico e finanziario poiché l'industria e l'imprenditoria risultano paralizzate dagli scandali che si susseguono a catena senza permettere ai cittadini di rinnovare per tempo la classe dirigente.

Cari figli, dovete ottenere a tutti i costi che vi si consulti e in tali prossime consultazioni fate in modo di eleggere a vostra rappresentanza quanti hanno avuto il coraggio di introdurre nel sistema le nuove esigenze popolari siano esse volte alla tutela del patrimonio artistico e culturale, o alle necessità ecologiche, o all'applicazione dei principi cristiani e della morale secondo la realtà attuale e non nella sterile rievocazione dei disagi del dopoguerra all'insegna di fantasmi inesistenti, date corpo ad idee nuove che rappresentino anche i vostri figli e non solo una mentalità invecchiata nella deformazione e nell'egoismo. Perciò figli miei, non dovete cadere nella trappola di cercare uomini nuovi per vecchi partiti, bensì sia la vostra proposta orientata verso partiti nuovi aperti semmai anche a chi tra i vecchi uomini risulta capace di adeguarsi alle realtà attuali e che non devono escludere nessuno dei facenti parte della società. Il tempo corre in avanti e non si può pretendere che i vostri figli si riconoscano in un tempo non vissuto, è dovere dei padri ricercare le nuove attese, le nuove ragioni di vita che alimentino di conseguenza l'interesse e la partecipazione agli eventi di tutta la società.

Perciò, cari figli, guardate in fondo alle vostre coscienze e ciascuno per sé ricomponga l'equilibrio personale che deve esprimersi con urgenza e come realtà di massa poiché le esplosioni più drammatiche sono già predisposte e se ancora esiste la possibilità di un tentativo per evitare inutile ed ingiusto spargimento di sangue, tale possibilità è solo nelle vostre mani e nella vostra determinazione.

Applicate la Fede e mostratevi coraggiosi sbarrando la strada a quel potere che è il vostro peggiore nemico, non con la violenza figli miei, ma con l'impedimento reale a che ancora si abusi del vostro.Ricordatevi che il cittadino ha il dovere di pagare le tasse ad uno Stato onesto, ma ha l'opposto dovere di tutelare il frutto del proprio lavoro da uno Stato disonesto. Vi benedico.
Padre Gabriele

Vi benedico.

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